FESTA DELLA CANDELORA

FESTA DELLA CANDELORA

Ci sono zone della nostra bella Italia che fanno una bella eccezione alla consuetudine di riporre l’albero il 6 gennaio. La data scelta per smantellare il tutto, infatti, è il giorno della Candelora, ovvero il 2 febbraio. Cos'e' la Candelora che oggi ricordiamo? 

Candelora è il nome popolarmente noto in italiano  per la festa della Presentazione di Gesù al Tempio, celebrata dalla Chiesa cattolica il 2 febbraio.

Candelora deriva dal latino  festa Candelarum e viene messa in relazione con l'usanza di benedire le candele, prima di accenderle e portarle nella processione.
Vengono conservati i ceri nelle abitazioni dei fedeli per essere riutilizzati, come accadeva in passato, per ingraziarsi le divinità pagane, durante calamità metereologiche, oppure nell'assistenza di una persona gravemente malata, o nel caso di epidemie, nell'attesa del ritorno di qualcuno, o in segno di devozione cristiana.

Il 2 febbraio, giorno della Candelora, la Chiesa cattolica celebra quindi la presentazione al Tempio di Gesù, giorno in cui si benedicono le candele, simbolo di Cristo e “luce per illuminare le genti“, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi. Intorno a questa data, come anche per molte altre, la nostra tradizione storica e popolare ci ha tramandato una serie di detti e proverbi tra cui il più noto è “Per la santa Candelora se nevica o se plora dell’inverno siamo fora“, un antico proverbio popolare riferito al rituale della Candelora, introdotto dal patriarca di Roma Gelasio intorno all’anno 474 d.C., in sostituzione della cerimonia pagana dei Lupercali, dalla quale ha assunto qualche ispirazione procedurale. Il proverbio è legato anche al clima e allo scorrere delle stagioni.

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