Due settimane sante a confronto quella di Taranto e quella di Granada, quest’anno l’attenzione dei relatori sulle musiche e sugli abiti. Ė stato questo l’argomento del convegno internazionale di studi del 12/05/2022 voluto ed organizzato dall’associazione “La Veste Rossa” presieduta dal prof. Luigi Montenegro,giornalista e scrittore, cultore dei riti della settimana santa, confratello a Taranto e a Granada, dal titolo: “Aspetti religiosi della settimana santa, abiti e musiche: Italia e Spagna a confronto”, svoltosi nella sala del Castello Aragonese. Si è trattato della naturale prosecuzione del lavoro di ricerca partito a metà settembre del 2007, data della prima edizione. Poi il blocco obbligatorio nei due anni di pandemia ed ora il ritorno. A chiusura dell’ultimo appuntamento la Veste Rossa firmò con la Fondazione delle Confraternite di Granada un protocollo d’intesa teso allo scambio di ricerche e informazioni storiche. «La differenza maggiore è rappresentata dal ritmo con cui procedono le processioni – afferma Montenegro - altrettanto vale per i tempi e gli strumenti utilizzati per la realizzazione e l’esecuzione delle musiche. Questi due aspetti possono rappresentare l’unica profonda differenza che esiste tra le due celebrazioni». Questo per quanto attiene la settimana santa «per tutto l’anno le confraternite spagnole sono riuscite a mantenere quello spirito di appartenenza e l’orgoglio di vivere in un certo quartiere entrando in punta di piedi, ma in maniera determinante, nel tessuto sociale della città. Le confraternite rappresentano un punto di riferimento costante, così come un tempo nel nostro territorio erano gli oratori dove ciascuno, per le proprie necessità ed esigenze, riusciva spesso a trovare risposte sen non addirittura un aiuto concreto». «La forma di espressione plastica del ricordo della passione e morte di Cristo appare evidente come la maggiore ricchezza economica dei territori consente espressioni profondamente diverse – evidenzia Montenegro - in Spagna la buona disponibilità e l’attività annuale delle confraternite consente di portare in processione rappresentazioni sceniche della passione del Cristo. Gli abiti delle vergini sono sfarzosi e molto ricchi, i materiali utilizzati sono di grande qualità e impreziositi da metalli come l’oro e pietre pregiate. In linea di massima le immagini sacre sono realizzate da grandi artisti del legno. Molto più povera è la cartapesta, materiale più largamente utilizzato a Taranto e nel sud d’Italia ma certamente di identica qualità artistica è l’opera degli statuari che le realizzano. Infine in nelle processioni tarantine non troviamo gruppi ma singole statue. Certamente in Spagna come in
Italia i confratelli sono accomunati dalla fede e, molto spesso, anche dalla scelta cromatica degli abiti di rito benché quelli spagnoli siano esteticamente più ricchi realizzati con ricami pregiati».

Gabriella Casabona

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